Le zie di Miryam Vertes sono state ospitate durante la Seconda guerra mondiale a San Donà da Vittorio e Palmira Roncoli nella casa di Via Pralungo n. 3, all’incirca di fronte all’ingresso di Casa Saretta, dopo Villa Velluti, una casa che oggi non c’è più.
Noncuranti del grandissimo pericolo, Vittorio e sua figlia accolsero in casa una famigliola ebrea composta da una madre, Elisabetta Peterselka Vertes e due figlie Margherita (Greti) e Clara Vertes, fuggite da Fiume, scenario di pesanti rastrellamenti e deportazioni. Nella loro fuga da Fiume, in treno, le tre donne avevano incontrato un finanziere al quale, disperate e senza meta, avevano raccontato la loro storia e questi aveva suggerito loro di rivolgersi ai suoi conoscenti signori Roncoli di San Donà di Piave, persone buone e generose, amanti della giustizia e rispettose della dignità umana. Le tre fuggiasche trascorsero una notte dai Roncoli, pronte a ripartire il giorno seguente, ma Palmira Roncoli si oppose con determinazione alla loro partenza, offrendo la loro ospitalità e protezione per tutto il tempo necessario e così restarono ospiti dei Roncoli, nascoste nella loro soffitta, fino al termine della guerra.
Le Vertes non furono mai individuate ed arrestate dai soldati tedeschi.
A Vittorio e Palmira Roncoli sono stati dedicati una stele e un giovane albero piantati nel Giardino dei Giusti del Mondo quale simbolo di vita e testimonianza per il futuro.
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